Ostalgie.
Marchi orientali riconosciuti
Con la caduta del muro di Berlino si realizza la possibilità della ricomposizione di un Paese che dalla fine della Seconda guerra mondiale era stato diviso in due stati indipendenti. Il 3 ottobre 1990 la Germania è ufficialmente riunificata e tuttavia è immediatamente evidente come i tedeschi dell’est e dell’ovest non sentano la transizione alla stessa maniera. La maggior parte della popolazione della Germania est è in uno stato di euforia generalizzata, soprattutto per l’introduzione del marco occidentale e l’avvento dell’economia di mercato, ma dopo i primi momenti è evidente si stia trattando di una annessione: della Germania est nella Germania ovest.
Per molti tedeschi orientali è un processo che si accompagna ad un progressivo senso di smarrimento e disillusione.
25 novembre 1992
L’attore Uwe Steimle
conia il termine
Ostalgie
E’ una nostalgia talmente specifica da avere un proprio nome: Ostalgie. Il termine, coniato nel 1992 dall’attore tedesco orientale Uwe Steimle, indica quel particolare sentimento legato alla vita nella Germania ai tempi dell’influenza sovietica; non tanto per la dittatura socialista che era stata effettivamente, quanto per lo stato ideale che si sarebbe voluto vedere realizzato.
Una delle conseguenze di questo fenomeno è una sorta di revival dei “marchi” orientali, in una riscoperta di quei prodotti, alimentari e non solo, che con la riunificazione erano scomparsi da un giorno all’altro.
Già all’inizio degli anni Novanta alcuni di questi marchi tornano sul mercato, migliorati nella loro qualità e nella loro presentazione che mira a identificarli come “quelli di una volta”, spesso ricorrendo all’estetica socialista come strategia di marketing. I generi alimentari – di largo consumo e fortemente identitari – sono i più rappresentati.
Emblematico è il lancio delle sigarette Karo e Cabinett, del caffè Rondo e Mokka-fix, del cioccolato Knusperflocken, dello spumante Rotkäppchen, ma soprattutto della celebre imitazione di Coca-Cola: la Vita-Cola.
Originariamente surrogati dei prodotti occidentali e con un mercato ridotto, i marchi orientali diventano di moda. E’ un fenomeno di rilancio che alimenta anche il fenomeno dei cosiddetti DDR-Partys: feste organizzate in discoteca dove era possibile rivivere le atmosfere di un tempo definitivamente trascorso.
Il culmine di questa ondata di Ostalgie si ha nel 2003 con Good Bye Lenin! di Wolfgang Becker. Nel film il revival dei marchi orientali raggiunge un piano massmediatico che supera i confini tedeschi e conferma la forza di una rivendicazione identitaria che genera interessanti fenomeni di mercato.
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