Dalla Resistenza al mercato globale.
La storia di Nella Tessuti
Nella Bottazzi – fondatrice di Nella Tessuti – nasce nel 1919 a Baricella, nel bolognese, in una famiglia contadina. Durante la Resistenza è staffetta nella 4a Brigata Garibaldi-Venturoli; nel dopoguerra rientra nella dimensione privata forte dell’esperienza politica maturata in brigata e, come consuetudine di molte braccianti di allora, conosce il taglio e il cucito.
Le origini della sua attività affondano nella storia di una presunta disponibilità di seta grazie al recupero del tessuto dei paracadute utilizzati per i lanci alleati. In realtà l’intraprendenza nel settore tessile è una storia più complessa. Nella zona del bolognese – in forte espansione nel ventennio del sindaco Dozza – ci sono esempi interessanti di attività fiorenti come la Camiceria “Pancaldi & B”, fondata nel 1948. Attività storica, nel 1968 occupava 400 camiciaie, molto attive negli scioperi dell’autunno caldo.
Nella Bottazzi, nel frattempo, si specializza nella vendita di scampoli: così si chiama la parte invenduta degli articoli della grande produzione venduti a metro e che ha un suo particolare mercato legato al pregio della materia prima deprezzata a causa della ridotta disponibilità. In una realtà in cui l’abbigliamento è ancora di produzione artigianale, il piccolo negozio di Baricella diventa punto di riferimento delle sarte del territorio.
Durante la Resistenza è staffetta nella 4a Brigata Garibaldi-Venturoli;
Nella Bottazzi
Partigiana e imprenditrice
Nella, con il tempo affiancata dal figlio Rossano Salicini, è abile a seguire i mutamenti di un settore in crescita. Quando, fra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta, inizia a farsi strada il prêt-à-porter, i piccoli laboratori di sartoria entrano in crisi. Ma, contemporaneamente, la maggiore produzione in serie dei grandi marchi fa aumentare le quantità e le pezzature di invenduto. In questa particolare transizione attività come quella di Nella e Rossano non sono più solo luoghi di smercio, ma rappresentano un’opportunità per il comparto. In un processo produttivo in cui gli abiti da mandare in negozio devono essere pronti con largo anticipo, la vendita degli scampoli permette alle imprese un doppio vantaggio: disfarsi del magazzino e monetizzare in attesa dei guadagni stagionali.
Nella Tessuti nel 1983 inaugura un nuovo punto vendita e diventa una società a responsabilità limitata. Vende i suoi scampoli “grandi firme” pochi mesi dopo la collezione stagionale e riscuote un enorme successo, trainato anche dalla capillare diffusione di riviste femminili come Burda Style, geniale invenzione della tedesca Aenne Burda con i cartamodelli per la confezione fai-da-te degli abiti visti in passerella.
Il decennio Ottanta si chiude con la pubblicazione della propria rivista aziendale Popeline e l’apertura di un punto vendita a Bologna.
Oggi Nella Tessuti è gestito dalla famiglia Salicini, conserva un punto vendita a Baricella e uno a Bologna, ma la sua storia si è aperta all’export. Attualmente il suo fatturato si concentra sul mercato russo che registra, da solo, quasi il 70% del volume di affari aziendale.
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