Fare i conti con il più scomodo dei passati.
Fritz Bauer
Fritz Bauer nasce nel 1903 a Stoccarda, in una famiglia di religione ebraica. La prima fase della sua carriera politica e professionale si sviluppa negli anni tra la fine della Prima guerra mondiale e l’avvento del nazismo: nel 1920 prende la tessera del Partito socialdemocratico tedesco, l’anno seguente si iscrive alla facoltà di giurisprudenza di Heidelberg e nel 1928 supera l’esame di Stato. Giurista brillante, a soli 27 anni diventa il più giovane magistrato della Repubblica di Weimar. Ma con l’avvento al potere di Adolf Hitler la sua vita cambia radicalmente: nel 1933 gli viene impedito di esercitare la sua professione, in seguito è internato nel campo di concentramento di Heuberg, dove resta otto mesi. Nel 1936 decide di fuggire in Danimarca. Con l’occupazione nazista del paese scandinavo nel 1940-41 è prima internato e poi costretto a vivere nella clandestinità. Nel 1943, per evitare la deportazione nei campi di concentramento nazisti, riesce a rifugiarsi nella neutrale Svezia.
Fa ritorno in Germania nel 1949 e si stabilisce nella Repubblica Federale Tedesca dove riprende la carriera di magistrato. Sono gli anni della ricostruzione postbellica, del boom economico della Germania ovest, ma anche dell’acuirsi delle tensioni est-ovest che culmineranno con la costruzione del muro di Berlino.
Nasce nel 1903 a Stoccarda, in una famiglia di religione ebraica
Fritz Bauer
Magistrato tedesco
Nel 1956 viene nominato Procuratore Generale dell’Assia con sede a Francoforte. E’ in questa veste che inizia ad occuparsi dei problemi legali connessi ai crimini nazisti; a muovere il suo operato è la ferma convinzione che una transizione alla democrazia possa avvenire in Germania solo dopo una resa dei conti con il proprio passato recente.
Tra il 1957 e il 1960 Bauer opera attivamente alle indagini dei servizi segreti israeliani sul criminale di guerra Adolf Eichmann, fuggito in Argentina. Accusato di tradimento per aver fornito informazioni ad un paese straniero, prosegue il suo lavoro in uno stato di pressoché totale isolamento.
20 marzo 1963
Inizia il processo di Francoforte
Tutti i suoi sforzi confluiscono in quello che passa alla storia come Processo di Francoforte che inizia il 20 marzo 1963 e che di fatto è il primo procedimento giudiziario a tenersi in Germania contro i crimini nazisti.
Diversamente da quanto accaduto nel Processo di Norimberga il giudizio non passa da un tribunale internazionale, ma da uno tedesco: la Germania per la prima volta fa i conti con il proprio passato.
L’esito del processo non soddisfa il magistrato e si conclude con pene lievi. Ma il risultato più ambizioso è raggiunto.
Fritz Bauer cambia per sempre la storia tedesca: segna simbolicamente la fine del periodo postbellico del silenzio e al contempo rappresenta un punto di svolta per la storia contemporanea della giustizia.
Muore a Francoforte nel 1968.
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